Descrizione MANTOVA – PALAZZO TE compie 500 anni – La mostra“Dal caos al cosmo. Metamorfosi a Palazzo TE” – presenta al pubblico importanti prestiti dal Museo del Louvre, l’Albertina di Vienna, il Museo del Prado, la Galleria Borghese e gli Uffizi. A partire dal 29 marzo 2025, Palazzo Te inaugurerà il nuovo riallestimento delle sale introduttive, arricchendo il percorso di visita con una narrazione più immersiva. La Mostra è articolata in 8 sezioni: Le favole di Ovidio; La ciclicità del tempo; Virtù, Eros e Potere; Eros, Ibridazioni e Sublimazione; L’ordine delle stelle; Superbia, Punizione e Violenza; Metamorfosi e Performances dell’arte nella natura; Dal caos al cosmo: L’Antico, la Storia, i Trionfi. Il percorso espositivo presenta opere dello stesso Giulio Romano e di altri Maestri come Tintoretto, Correggio, Jacopo Zucchi, Rubens, Nicolas Poussin fino al contemporaneo Giuseppe Penone. ll racconto ovidiano attraversa tutte le sale di Palazzo Te, a partire dall’Appartamento delle Metamorfosi, in questa occasione arricchito e sostenuto da opere importanti che ne sottolineano il percorso significante: dal caos delle origini del mondo alla dimensione temporale, dalla superbia degli uomini alla conseguente punizione da parte degli dèi, fino alla loro supremazia assoluta nella monumentale caduta dei Giganti, omaggio all’imperatore Carlo V e alle sue campagne diplomatiche e militari.
PALAZZO TE: nasce dall'incontro tra Giulio Romano e Federico II Gonzaga, avvenuto nel 1524, anno in cui l’artista giunge a Mantova. Il marchese Federico II incarica l’architetto di ristrutturare le scuderie esistenti sull’Isola del Te, per costruire un palazzo dedicato al tempo libero e allo svago. Nascerà un progetto talmente bello che i Gonzaga utilizzeranno spesso Palazzo Te per ricevere ospiti illustri, come l’imperatore Carlo V. L'itinerario di visita di Palazzo Te conduce in molte stanze dell’edificio, tutte riccamente arredate e decorate con notevoli decorazioni pittoriche. Molte camere prendono il nome dei soggetti principali rappresentati all’interno, come la spettacolare Camera del Sole e della Luna, o quella di Ovidio e delle Metamorfosi. L’ambiente più sontuoso del palazzo, nonché il più rappresentativo della sua funzione, è la Camera di Amore e Psiche: questa sala era dedicata ad accogliere solo gli ospiti più illustri durante i banchetti. Altro ambiente stupefacente di Palazzo Te è certamente la Camera dei Giganti. Qui Giulio Romano propone una sperimentazione pittorica rimasta unica per secoli: dipinge sulla volta la scena della Caduta dei Giganti, raccontata dalle Metamorfosi di Ovidio.
PALAZZO DUCALE E LA “CAMERA DEGLI SPOSI”: è stata la residenza principale dei Gonzaga, signori, marchesi ed infine duchi della città di Mantova. Assunse la denominazione di Palazzo Reale durante la dominazione austriaca a partire dall'epoca di Maria Teresa d'Austria regnante. Ambienti distinti e separati tra loro furono costruiti in epoche diverse, inizialmente per opera della famiglia Bonacolsi successivamente su impulso dei Gonzaga. Fu il duca Guglielmo ad incaricare il prefetto delle Fabbriche Giovan Battista Bertani perché collegasse i vari edifici in forma organica così da creare un unico grandioso complesso monumentale e architettonico, uno dei più vasti d'Europa. La Camera Picta (Camera degli Sposi), meravigliosa stanza del piano nobile è opera di Andrea Mantegna. l’ha realizzata nell’arco di nove anni, e riadatta lo spazio angusto della stanza cubica con volte su lunette in un susseguirsi di realtà e finzione conferendo all’ambiente un’atmosfera en plein air. Lo spazio di ogni parete della camera è stato diviso dall’artista in tre aperture che trasmettono allo spettatore, attraverso ampi archi, paesaggi bucolici e tende mosse dal vento una forte antitesi con il ridotto ambiente architettonico. Due sono le scene dipinte raffiguranti componenti della famiglia Gonzaga, la “Scena dell’Incontro” e la “Scena della Corte“.
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