| Descrizione CATANZARO - è chiamata "la città dalle tre V", "dei due mari" e "dei tre colli" per le sue caratteristiche distintive. Le tre "V" si riferiscono a Velluto (la seta), Vento (la brezza che attraversa l'istmo) e Vitaliano (il santo patrono). "Città tra due mari" descrive la sua posizione sull'istmo più stretto d'Italia, che separa il Mar Ionio dal Tirreno. "Città dei tre colli" si riferisce ai tre rilievi su cui sorge il centro storico: San Trifone (oggi San Rocco), Vescovato (oggi Piazza Duomo) e Castello (oggi San Giovanni). Sorge sul Golfo di Squillace, dove con ogni probabilità si trova l’antico porto dei Feaci. Luogo affascinante, intriso di mIti e leggende in cui probabilmente sbarcò Ulisse, le cui peripezie sono narrate all’interno dell’Odissea omerica. I simboli di Catanzaro sono l'aquila imperiale, donata da Carlo V dopo la strenua difesa della città, l'aquila imperiale, che si trova anche nello stemma e nel gonfalone, e la statua del Cavatore, simbolo di costanza e forza. Un altro simbolo è il Ponte Morandi, opera di ingegneria che è diventata iconica. Il percorso inizia dalla terrazza Bellavista con una vista sul Golfo di Squillace, per poi addentrarsi nel centro storico tra vicoli caratteristici, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il barocco Monte dei Morti, e l’antica Chiesa di Sant’Omobono, il Ponte Bisantis, simbolo della città.
PARCO ARCHEOLOGICO DI SCOLACIUM: Immerso in un uliveto secolare con vista sul golfo di Squillace, il Parco archeologico di Scolacium, con i suoi imponenti resti, racconta la storia dell'antica Skylletion. Questo luogo di quiete e bellezza è uno dei parchi archeologici più importanti della Calabria. Immergetevi nell'antica Roma e scopri luoghi di grande fascino.Il Foro, centro vitale della vita pubblica romana, dove la pavimentazione in laterizio ti farà tornare indietro nel tempo, il Teatro, apprezzandone l'architettura e l'acustica, l'Anfiteatro, dove si tenevano i giochi e i combattimenti tra gladiatori, testimonianza della vita quotidiana nell'antica Scolacium. Il Museo offre una vasta collezione di reperti rinvenuti durante gli scavi, sculture, ceramiche e oggetti di uso quotidiano degli abitanti di Scolacium. Inoltre, merita una visita il Frantoio, esempio perfettamente conservato di archeologia industriale, dove potrai scoprire le tecniche di produzione dell’olio d’oliva utilizzate nel passato.
STILO: il borgo di Stilo, è un paese di origini medievali incastonato nella roccia, in posizione panoramica. Dal centro storico, e più ancora dalla rupe su cui sorgono i resti del Castello di Stilo, i monaci trovarono riparo nei primi secoli del Medioevo. Furono proprio questi monaci a realizzare l’edificio bizantino per eccellenza, poco fuori dal nucleo abitato, tra i monumenti più famosi della Calabria, candidato al riconoscimento UNESCO: la CATTOLICA Piccolo gioiello del X secolo incastonato nella roccia, con le sue caratteristiche cupolette e la pianta a croce greca, la Cattolica di Stilo è l'edificio simbolo dell'architettura orientale in Calabria. L'esterno, caratterizzato dall'inconfondibile forma cubica, è realizzato con un intreccio di grossi mattoni uniti da malta e poggia in parte sulla cruda roccia, in parte su un basamento di pietra e laterizi.
GERACE: Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e uno dei Borghi più belli d’Italia, è un luogo in cui si respira un’aria medievale. Tra le bellezze da scoprire e ammirare della città di Gerace, oltre ai resti di una civiltà antichissima e ricca di mescolanze, ci sono sicuramente costruzioni più recenti e particolari. Le tante dimore nobiliari che si affacciano sulle piazze e sulle vie principali del borgo, sono caratterizzate da maestosi portali che hanno inciso lo stemma dei casati ai quali appartengono e da balconi panciuti che le rendono ancora più eleganti. All’interno troviamo grandi spazi aperti come cortili o giardini, che anticipano le meraviglie delle stanze. Numerosissime sono le chiese monumentali presenti nel borgo, ma una delle più rappresentative è sicuramente la Cattedrale, dedicata all’Assunta. Considerata il monumento più rappresentativo dell’architettura bizantino-normanno-romana, risale all’VIII secolo.
LE CASTELLA A ISOLA DI CAPO RIZZUTO: In uno dei tratti più belli dell'Area Marina Protetta "Capo Rizzuto" sorge uno dei castelli più affascinanti d'Italia, grazie anche alla sua particolare ubicazione che lo vede trionfare su un isolotto legato alla costa solo da una sottile lingua di terra. La fortezza edificata nel XV sec. non ospitò mai la nobiltà del luogo, ma servì da ricovero per soldati impegnati contro gli attacchi degli invasori provenienti dal mare. L'attuale roccaforte poggia su fondamenta risalenti al periodo Magno-Greco (400 a.c.), utilizzata nel tempo anche dai romani fu il rifugio di Annibale, in ritirata. Ancora oggi è possibile notare le diverse fasi edilizie sovrapposte le une alle altre in epoche diverse, normanni, svevi, bizantini, angioini e aragonesi che elevarono sui muraglioni greci possenti difese castellane modellate secondo i tempi. La Fortezza Aragonese, quasi interamente restaurata, è caratterizzata da alcune stanze, un borgo antico con i resti di una piccola chiesetta e una cappella; i bastioni panoramici; la torre, risalente al XIII sec., punto più alto della fortezza.
SQUILLACE: adagiato su un’altura, con lo sguardo rivolto verso il mare, è uno scrigno di storia, arte e cultura. Patria del politico, letterato e storico Cassiodoro, il borgo medievale veglia silenzioso sull’omonimo golfo offrendo ai visitatori un viaggio nel passato che può essere vissuto passeggiando tranquillamente tra le sue viuzze e soffermandosi nei diversi punti d’interesse tra scoperte archeologiche e creazioni artistiche dalle origini antiche.
Ed è proprio il rapporto tra Squillace e le sue origini, ancora vivo e tangibile, che ci permette di immergersi nella sua storia scoprendolo con calma tra palazzi signorili, chiese e portali in pietra. Accanto alle meraviglie architettoniche, Squillace si mostra anche attraverso il suo lato artistico. Questo si esprime in due modi: da una parte attraverso le ceramiche e dall’altra con i murales realizzati dai suoi stessi abitanti. Importata dai greci, esperti nella decorazione fittile, e successivamente sedimentata con l’arrivo dei bizantini, l’arte della ceramica è parte integrante dell’identità del borgo. Le produzioni realizzate qui, infatti, sono certificate con il marchio DOC delle ceramiche tradizionali e possono essere scoperte nelle numerose botteghe artigiane
ROSSANO CALABRO: conosciuta anche come la Ravenna del sud, è un borgo bizantino. Se secondo il New York Times la Calabria è una meta da non perdere, è la città da non mancare. Qui, dove lo sguardo spazia fino al mare, sono racchiusi molti tesori, primo fra tutti il Codex Purpureus Rossanensis, l’antico evangeliario dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, conservato nel Museo Diocesano, dove si conservano anche antichi manoscritti, dipinti, argenti e oggetti rari e preziosi. Il Duomo conserva la sacra icona bizantina della Madonna Achiropita (che significa “immagine che non è stata dipinta da mano umana”). L’origine di questo prezioso affresco è da collocarsi tra il VI-VIII secolo e la storia del suo ritrovamento è molto affascinante.
ROSSANO è conosciuta come la "Città della Liquirizia" perché ospita la Fabbrica di Liquirizia Amarelli, la più antica al mondo, fondata nel 1731. La liquirizia locale, nota come "Oro Nero di Calabria" e con Denominazione di Origine Protetta, è considerata tra le migliori al mondo per le particolari caratteristiche del suolo e del clima.
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